€ 12

  • Tipologia Libro: Romanzo
  • Autore: Alfio Giuffrida
  • Editore: Aracne
  • Anno Pubblicazione: 2010
  • ISBN: 9788854833258
  • Numero Pagine: 192
  • Dipartimento: Romanzi/Romanzi Contemporanei
  • Disponibile in formato cartaceo, si acquista in tutte le librerie, oppure on line su vari siti, tra cui: http://www.ibs.it/ser/serfat.asp?site=libri&xy=alfio+giuffrida oppure http://t.co/cHfSdTlQeV oppure http://t.co/D7ey1Zys9a oppure http://t.co/rlXgf5Fl3m oppure http://t.co/L1oZOWLK

Presentazione del Libro

Trama.
La vicenda è ambientata in Ecuador nel 1997, anno in cui si verificò un intenso episodio del Niño.
Alberto è un meteorologo, Isabella è la sua fedele compagna che resterà al suo fianco anche quando il destino intreccerà le loro vite con quelle di Manuela e Michel, con i quali vivranno eventi drammatici a causa dei Tupamaros.
I personaggi sono di fantasia, con intrighi internazionali e l’intervento della CIA, ma la loro storia è calata all’interno di eventi meteorologici realmente accaduti.
Il libro è anche un esaustivo resoconto scientifico del fenomeno del Niño, trattato da un super esperto, che riprende un articolo pubblicato sulla Rivista di Meteorologia Aeronautica. 

Presentazione dell’Autore.
La vicenda è ambientata in Ecuador nel 1997, anno in cui un intenso episodio del Niño venne a sconvolgere questo Paese.
I protagonisti sono Alberto, un meteorologo di fama internazionale, attento studioso e profondo conoscitore del fenomeno del Niño e Isabella, la sua fedele compagna che resterà sempre al fianco del suo uomo, anche quando il destino li porterà ad intrecciare le loro vite e la loro storia d’amore con quelle di Manuela e Michel, una coppia di amici con i quali vivranno eventi drammatici legati al sequestro degli ospiti dell’Ambasciata del Giappone a Lima, fatto realmente accaduto e rivendicato dai seguaci di Tupac Amaru.
Alberto viene poi coinvolto in un intrigo internazionale, poiché è venuto in possesso di un importantissimo microfilm dei Tupamaros, che lo sequestrano e lo usano come merce di scambio per il rilascio di alcuni prigionieri politici. Per salvargli la vita interverrà anche la CIA, ma l’elicottero si schianta al suolo, mentre sarà Isabella a trarlo in salvo dopo una fuga rocambolesca.
Il racconto si conclude con il “Cammino di Santiago”, che molti pellegrini fanno a piedi da Pamplona a Santiago de Compostela, per ingraziarsi i favori del Santo oppure, come in questa storia, per chiedergli di mettere fine alle disgrazie avvenute nell’anno del Niño e strettamente legate a questo fenomeno.
Benché i personaggi siano di fantasia, la loro storia è calata all’interno di eventi realmente verificatesi, quali le alluvioni in Germania che causarono oltre 2000 morti, gli incendi della foresta indonesiana, il salvataggio delle Tigri di Sumatra, l’uragano Pauline che distrusse Acapulco e gli incendi nella foresta amazzonica.
Nella trama del libro traspare tuttavia la formazione scientifica dell’autore, il quale per ben 35 anni ha fatto parte del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare ed è conosciuto in tutto il mondo per le sue interessanti pubblicazioni scientifiche. Nello specifico, un articolo sul fenomeno del Niño pubblicato sulla Rivista di Meteorologia Aeronautica e riportato per intero nel presente testo, usando un linguaggio chiaro e semplice, corredato da numerosi grafici e figure che spiegano la formazione del fenomeno, anche a chi non è esperto della materia.   Alfio Giuffrida

 

Recensione della casa Editrice

 Autore: Alfio GIUFFRIDA - Titolo del Romanzo: "L'anno del Niño " - Editore: Aracne.

Questo libro è stato ideato con lo scopo di diffondere le conoscenze scientifiche dei principali eventi meteorologici, in genere limitate agli esperti del settore, a tutta la popolazione.
La spiegazione tecnica dei fenomeni fisici richiede infatti una certa cultura scientifica, tuttavia le manifestazioni meteorologiche avvengono sempre davanti agli occhi di tutti, spesso causando danni e inondazioni, altre volte creando effetti che destano ammirazione, come ad esempio la formazione dell’arcobaleno. In ogni caso i fenomeni che avvengono nell’atmosfera sono sempre di interesse generale, per cui se si evita di entrare nei particolari, è possibile darne una spiegazione chiara ed esaustiva anche a persone di qualsiasi cultura.
Accade poi che fenomeni diversi, pur se correlati tra loro, hanno bisogno di una trama che li tenga uniti, ad evitare che il lettore non esperto in materia faccia fatica a notare gli elementi che accomunano manifestazioni diverse di fenomeni simili. L’Autore ha così ideato una storia d’amore ed un fantasioso intrigo internazionale per descrivere in modo scientifico il riscaldamento che in alcuni anni avviene nell’Oceano Pacifico, davanti alle coste dell’ Ecuador, noto con il nome di “El Niño”, che provoca una drastica diminuzione della pescosità lungo tutta la costa dell’America del Sud e quindi una grave carestia per le persone che vivono di pesca. Le vicende di Alberto ed Isabella sono inoltre la traccia di collegamento tra i fenomeni meteorologici che avvengono nel Sud America e le alluvioni in Europa o gli incendi in Indonesia. Per dare l’idea della enorme potenza che si scatena durante i fenomeni meteorologici, viene fatto un calcolo dell’energia che si sprigiona in un temporale estivo sulla Pianura Padana. Il tutto con lo scopo di informare e allo stesso tempo appassionare il lettore.
La vicenda narrata in questo appassionante romanzo è ambientata in Ecuador nel 1997, anno in cui un intenso episodio del Niño venne a sconvolgere questo Paese. Il racconto si snoda in una alternanza tra la descrizione scientifica di fenomeni meteorologici e la storia d’amore di Alberto e Isabella, intrigata e avvincente, che accompagna il lettore alla scoperta delle peripezie del personaggio principale.
Tuttavia il libro è anche un esaustivo resoconto scientifico sulla formazione del fenomeno del Niño, trattato da un super esperto. L’autore infatti è il Gen. Alfio Giuffrida, del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. Egli è stato il curatore della rubrica “Il tempo in Italia” su questa Rivista di Meteorologia Aeronautica ed autore di molte pubblicazioni. È anche Giornalista e come tale scrive argomenti riguardanti la sua materia su alcuni giornali a tiratura nazionale. È autore del libro “Meteorologia Statistica e Climatologia” usato nei corsi di specializzazione dell’Aeronautica Militare e del libro “Manuale di Meteorologia”, scritto assieme al collega Gen. Girolamo Sansosti e pubblicato da Gremese Editore a Roma, nel 2006.
Nello specifico, è autore di un articolo sul fenomeno del Niño pubblicato su questa Rivista (Anno 69, numero 3) e riportato pressappoco per intero nel testo del libro, avvalendosi di un linguaggio meno tecnico, ma corredato da alcune figure che spiegano in modo completo e professionale tutti i particolari della formazione del fenomeno in modo chiaro anche a chi non è esperto della materia.
La redazione di Aracne

Qualche brano dal libro

Manuela e la tomba di Michel

Era quasi sera quando Alberto arrivò davanti alla tomba di Michel, si accorse subito che c’era Manuela seduta sul bordo, piangeva ed aveva una pistola in mano. In quel momento si rese conto che tutto ciò che aveva “visto” nel suo presentimento era vero. Appena Manuela lo vide si irrigidì, strinse forte la pistola, come se avesse paura che qualcuno potesse distoglierla dal suo intento, ma Alberto cominciò a parlarle con calma, le chiese con affetto: «come sta Michel?».
«Bene,» rispose lei, sorpresa per quella domanda che non si aspettava, «forse lui ha sofferto tanto per tutto il periodo della sua infanzia e poi, quando sembrava che tutto andasse ormai per il verso giusto, ha sofferto nuovamente per un solo istante, per causa nostra, ma la vita è così, non puoi prevederla».
«Appena sono arrivata a Parigi,» continuò Manuela, «ho telefonato ad Antoine, per fargli sapere che ero qui e chiedergli se voleva venire da Michel con me. Mi ha detto che lui andava tutti i giorni al cimitero, ha subito mandato una macchina per venirmi a prendere e siamo andati assieme. Nel riaccompagnarmi in albergo, mi ha chiesto se volevo passare da casa sua, per vedere come aveva arredato la stanza che era stata di Michel. Era commovente vedere tutto ciò, Antoine, pur se in tarda età, era diventato un “padre”. In quella stanza c’era tutto quello che aveva potuto raccogliere dalla vita di Michel, la sua chitarra, la batteria, i suoi jeans, tutto era stato messo lì, un po’ in disordine come in genere fanno gli uomini, ma in questo modo rendeva ancora meglio l’idea della vita disordinata che aveva avuto quel ragazzo. Sulla scrivania c’era un piccolo altarino, con un paio di foto di Michel, i suoi quaderni di scuola e qualche ciondolo, ma nel cassetto socchiuso notai una cosa che mi scosse molto: c’era la pistola di Antoine. Capii quali erano stati i suoi pensieri di questi ultimi mesi e, senza che lui se ne accorgesse, la presi e me la misi in borsa. In albergo vidi che era carica e pronta a sparare, così mi tornarono in mente i ricordi del funerale, di quell’uomo che un tempo era altezzoso e ora era distrutto, della vita di Michel, finita in un attimo per un errore, spezzata da un bacio di addio, in cui lui aveva visto il segno evidente di un tradimento». 
E quel bacio aveva spezzato anche la sua vita e quella di Alberto, era troppo per lei, ecco perché voleva farla finita.
«E poi,» continuava Manuela con un filo di voce, «c’è ancora una cosa che devi sapere, una cosa terribile, uno scherzo della natura, che finora è rimasto un segreto ma adesso sta per esplodere». 
Alberto sentiva quelle parole, le avvertiva pesanti e dolorose, ma era distratto da una cosa che forse Manuela non aveva notato, la tomba di Michel era stata manomessa, era stata aperta e poi richiusa male. Interruppe la ragazza e si avvicinò alla lastra che copriva il sepolcro, in quel momento anche Manuela notò la stranezza ed emise un grido sommesso e pieno di paura: «cosa è successo, qualcuno ha aperto la tomba? Hanno rubato il corpo di Michel? Che hanno fatto? Chi è stato?».
Alberto, ricordando la calma con cui Francesco aveva risolto il problema di accompagnarlo all’aeroporto e cercando di imitarlo, spostò con forza la pesante lastra di marmo che era rimasta socchiusa, in modo da vedere meglio cosa c’era sotto. Videro subito che anche la bara era stata aperta e tutto era stato richiuso in modo frettoloso ed approssimativo, ma chi e per quale motivo aveva potuto fare una cosa simile?